Mancava solamente il Decreto Attuativo e finalmente è stato pubblicato: diventa così operativo il tanto atteso voucher per la digitalizzazione delle micro piccole e medie imprese. Con Decreto direttoriale del 24 ottobre 2017, il Mise ha definito le modalità e i termini di accesso all’agevolazione, che consentirà alle PMI di ottenere un “voucher” fino a 10.000 euro pari al 50% delle spese sostenute per interventi finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.

Nello specifico saranno ammissibili spese per:

  • acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica, inclusi i software per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e i servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni di e-commerce;
  • spese di  attivazione  del servizio sostenute una tantum, con esclusivo riferimento ai costi  di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche, quali  lavori di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi, e  ai  costi  di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività a banda larga e ultralarga;
  • spese relative all’acquisto e all’attivazione di decoder e parabole per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare.

Sarà possibile presentare domanda per l’ottenimento del contributo a partire dal 30 gennaio 2018 e fino al 9 febbraio 2018. Già dal 15 gennaio 2018 sarà possibile accedere alla procedura informatica e compilare la domanda online.

Per poter accedere al contributo sarà necessario che l’azienda non abbia ancora sostenuto la spesa per la quale viene richiesta l’agevolazione al momento della presentazione della domanda:  le spese dovranno essere sostenute dopo la comunicazione dell’avvenuta prenotazione delle risorse da parte del Ministero.

Nel caso in cui le richieste di agevolazione pervenute al Mise saranno superiori all’ammontare delle risorse destinate alla misura (100 milioni di euro, ripartiti fra le varie regioni), le risorse disponibili saranno ripartite fra le varie aziende in possesso dei requisiti di ammissione. Tutte le imprese rientranti in graduatoria quindi  concorreranno al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda.