Con la trasformazione del decreto fiscale in legge viene confermata la misura a favore delle imprese che investono nella formazione legata alle tematiche di industria 4.0
La misura è destinata a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal settore economico in cui operano, che effettuano spese in attività di formazione nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017. L’agevolazione è concessa sotto forma di un credito d’imposta nella misura del 40% delle spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui è occupato in attività di formazione.
Il credito è riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 300.000 per ciascun beneficiario.
Sono ammissibili al credito d’imposta solo le attività di formazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano nazionale Industria 4.0 quali big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali, applicate negli ambiti elencati nell’Allegato A .
Il credito d’imposta dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui le spese sono state sostenute, non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive ed è utilizzabile a decorrere dal periodo d’imposta successivo esclusivamente in compensazione.
Ai fini dell’ammissibilità al credito d’imposta, i costi dovranno essere certificati dal soggetto incaricato della revisione legale o da un professionista iscritto nel Registro dei revisori legali. Le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile da parte delle imprese sono ammissibili al credito di imposta entro il limite massimo di euro 5.000.