Il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto la riapertura del bando Marchi+3, il quale da la possibilità alle imprese di ottenere un contributo a fondo perduto per sostenere la registrazione di marchi comunitari ed internazionali. L’obiettivo quindi è quello di sostenere la capacità competitiva ed innovativa delle PMI, favorendo la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) e la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale).

Le micro, piccole e medie imprese di tutti i settori di attività potranno accedere allo sportello informatico gestito da Unioncamere a partire dal prossimo 30 marzo 2020 e compilare il form per la richiesta del contributo agevolativo.

Sarà possibile presentare domanda di agevolazione per le spese di:

  • Progettazione del marchio nazionale/EUIPO;
  • Assistenza per il deposito;
  • Ricerche di anteriorità;
  • Assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito della domanda di registrazione;
  • Tasse di deposito presso EUIPO:

Ai fini dell’ammissibilità, tutte le spese dovranno essere state sostenute successivamente al 1° giugno 2016 e comunque in data antecedente a quella di presentazione della domanda.

Tutte le fatture ed i pagamenti quindi dovranno avere data successiva al 1° giugno 2016 ed essere effettuati precedentemente alla data di richiesta di agevolazione.

Il contributo sarà pari all’80% dei costi sostenuti, e sarà elevabile al 90% in caso di registrazione in Usa e/o Cina. Per la registrazione comunitaria il massimale di contributo sarà pari a 6.000 euro, mentre in caso di registrazione internazionale il fondo perduto e di 6.000 euro per marchio depositato in un singolo paese, mentre sale a 7.000 euro in caso siano designati due o più paesi (8.000 invece nel caso siano designati due o più paesi fra cui Usa e/o Cina).

Ciascuna impresa potrà presentare più richieste di agevolazione, fino al raggiungimento di un valore complessivo di 20.000 euro.