Ottenere un prestito agevolato per finanziare la propria idea imprenditoriale… un’utopia?
Spesso l’ostacolo più grande che sono costretti ad affrontare i giovani che vogliono mettersi in proprio e avviare un’attività è quella di reperire i fondi necessari per partire e dare realizzazione alla propria idea.

Ecco che il fondo rotativo nazionale SELFIEmployment è stato costituito proprio allo scopo di agevolare il credito e promuovere le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo dei giovani, dando loro la possibilità di ottenere finanziamenti a tasso zero, senza la necessità di garanzie reali.

Destinatari di questo incentivo sono i NEET ossia i giovani compresi fra 18 e 29 anni che non hanno un lavoro e che non sono iscritti a nessun corso di formazione professionalizzante o ad alcun percorso di studi. Altro requisito fondamentale è che i giovani abbiano aderito al programma “Garanzia Giovani” promosso dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Il fondo consentirà agli aspiranti imprenditori di ottenere un finanziamento sotto diverse forme a seconda del progetto di investimento preventivato:

  • microcredito: per iniziative con piani di investimento inclusi tra i 5.000,00 ed i 25.000,00 euro;
  • microcredito esteso: per iniziative con piani di investimento inclusi tra i 25.001,00 ed i 35.000,00 euro;
  • piccoli prestiti: per iniziative con piani di investimento inclusi tra i 35.001,00 ed i 50.000,00 euro.

Novità introdotta dallo scorso 12 settembre è la possibilità per i giovani di presentare domanda di partecipazione al fondo senza più l’obbligo di partecipare ad un percorso formativo di accompagnamento finalizzato all’autoimprenditorialità.
Questo è un cambiamento importante, che snellisce di gran lunga anche i tempi di avvio dell’attività d’impresa da parte degli aspiranti imprenditori.
Incoraggianti sono anche gli ultimi dati Istat del secondo trimestre 2016 relativi al mercato del lavoro, i quali attestano come il tasso di disoccupazione ed i NEET siano in netto calo rispetto al solito periodo dello scorso anno.
Il numero di NEET è passato dal 25% del 2013 (apice massimo raggiunto dopo la crisi) all’attuale 22,3%; nello specifico il numero di giovani inoccupati e non inseriti in un percorso di studi è diminuto di 252 mila unità nel corso dell’ultimo anno.