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Alla ricerca del portafoglio perfetto: Martin Leibowitz

Alla ricerca del portafoglio perfetto: Martin Leibowitz
Tempo di lettura: 4 minuti

Quarto articolo della serie Alla ricerca del portafoglio perfetto (l’episodio precedente era dedicato a Eugene Fama). Ricordiamo che questa serie di articoli è tratta dalla playlist su YouTube dal titolo: In Pursuit of the Perfect Portfolio Series

L’intervistatore è Stephen Foerster, professore di Finanza presso la Ivey Business School e l’intervistato è Martin L. Leibowitz, senior advisor presso Morgan Stanley.

 

Biografia 

Martin L. Leibowitz (York, 1936) è un rinomato consulente senior e un ex Managing Director presso Morgan Stanley. È un autore prolifico, noto per il suo libro di testo “Inside the Yield Book”, considerato un punto di riferimento nell’analisi dei titoli obbligazionari. Ha scritto oltre 250 articoli e white paper su una vasta gamma di argomenti finanziari e di investimento, molti dei quali hanno ricevuto prestigiosi premi di eccellenza.

Leibowitz è stato riconosciuto per la sua eccellenza professionale dall’istituto CFA e nel 1995 è stato il primo ad essere inserito nella Hall of Fame della Fixed Income Analysts Society. Oltre alla sua carriera nel settore finanziario, Leibowitz è coinvolto in numerose organizzazioni e istituzioni di prestigio. 

 

Tessendo il successo: la trasformazione da artigiano a investitore

La carriera del Dr. Leibovitz si è svolta come un affascinante percorso. Prima di addentrarsi nel mondo degli investimenti, ha avuto un’illustre carriera nel settore della produzione di tappeti. Durante quel periodo, ha gestito una vasta gamma di responsabilità, dall’interazione con i clienti alla ricerca di luoghi idonei per gli stabilimenti di produzione. Ha persino contribuito allo sviluppo di dispositivi per la movimentazione dei materiali, ottenendo un paio di brevetti a suo nome.

Una figura di spicco nella vita del Dr. Leibovitz è stata Sidney Homer, zio di sua moglie. Sidney era una personalità influente nel mondo della finanza, dotato di una notevole reputazione a Wall Street, guadagnandosi il soprannome di “Bard of Wall Street” (Poeta di Wall Street) per il suo modo vivace e umoristico di affrontare argomenti economici complessi.

Autore di un importante libro sulla storia dei tassi di interesse (History of Interest Rates: 2000 B.C. to the Present), Sidney ha guadagnato un immenso rispetto nel mercato dei titoli. Fu lui a introdurre Marty nel mondo della finanza.

In un punto cruciale della sua vita, Sidney chiese a Marty di aiutarlo con un libro che stava scrivendo sulla matematica dei titoli. Questa richiesta portò a una rivelazione: Marty scoprì che il metodo convenzionale di calcolo dei rendimenti dei titoli era difettoso nella sua considerazione dei tassi di reinvestimento. Questa scoperta avrebbe definito il corso della sua futura carriera.

 

Alla ricerca del portafoglio perfetto

Leibowitz evidenzia l’essenzialità di una profonda consapevolezza della propria tolleranza al rischio e del proprio funding ratio (coefficiente di copertura delle necessità finanziarie, dato dal rapporto asset e redditi futuri/necessità finanziarie) nella configurazione di un portafoglio. Avverte che, nonostante la dichiarata visione a lungo termine di molti investitori, questi potrebbero ritrovarsi a barcollare in periodi di instabilità di mercato (come durante la crisi del 2008). Sempre in merito alla gestione del rischio, ritiene fondamentale implementare piani di contingenza e gestire adeguatamente le necessità di liquidità per far fronte alle fluttuazioni del mercato, dato che sia gli individui che le istituzioni tendono a prendere decisioni irrazionali in tempi di crisi, con conseguenze negative. Stabilendo piani di emergenza gli investitori possono affrontare meglio la volatilità del mercato e prendere decisioni ponderate.

L’intervistato si esprime a favore della diversificazione, in quanto agisce come difesa contro i rischi  che possono scaturire dalla concentrazione, incoraggiando gli investitori a mitigare tali rischi distribuendo i loro investimenti tra diverse classi di attività. 

Per costruire il portafoglio ideale, Leibowitz raccomanda di evitare decisioni guidate dalle emozioni: il panico o la paralisi in tempi di turbolenze di mercato possano condurre a conseguenze negative. Al contrario, propone di adottare un piano ben strutturato e di attenersi ad esso anche nelle situazioni più ardue. Le emozioni devono essere messe da parte, e le decisioni devono essere prese sulla base degli obiettivi e della prospettiva a lungo termine.

La visione di Leibowitz sul portafoglio perfetto può essere così riassunta:

  • oltre il “buy and hold”: uno dei principi fondamentali della filosofia del Dr. Leibovitz è sfidare la saggezza convenzionale del “buy and hold”. Sebbene questa strategia possa essere adatta a alcuni investitori, potrebbe non essere la migliore per tutti; gli individui dovrebbero essere pronti ad ribilanciare i loro portafogli in base alle circostanze uniche e alle condizioni di mercato: che ciò che può funzionare per un individuo all’inizio del suo percorso di investimento potrebbe non essere adatto per un altro che si avvicina alla pensione. Pertanto, il concetto di “mantenere la rotta” dovrebbe essere interpretato in modo flessibile e suscettibile di cambiamento;
  • il concetto di funding ratio: il rapporto di copertura rappresenta la relazione tra i beni attuali e il reddito futuro rispetto alle esigenze finanziarie. Un alto rapporto di copertura suggerisce una posizione finanziaria più solida, che consente di assumere più rischi con tranquillità. Tuttavia, egli avverte che il semplice fatto di avere la capacità di assumere più rischi non significa necessariamente che si debba farlo. Ci sono scenari in cui potrebbe non essere prudente abbracciare ulteriori rischi, come quando le condizioni di mercato sono eccessivamente volatili o quando le esigenze finanziarie di un individuo sono già adeguatamente soddisfatte;
  • due facce della stessa medaglia: rischio e rendimento sono due aspetti strettamente collegati, dai quali non è possibile prescindere: da un lato, gli investitori possono optare per un maggiore rischio (volatilità) se le loro circostanze e le condizioni di mercato si allineano favorevolmente; dall’altro, gli individui o le istituzioni con un rapporto di copertura più basso possono aver bisogno di ridurre l’esposizione al rischio per salvaguardare il loro benessere finanziario. Come sempre, è fondamentale la conoscenza approfondita di sé stessi: gli investitori dovrebbero considerare la loro capacità (anche emotiva) di tollerare le perdite pur perseguendo i rendimenti desiderati;

L’intervista a Marty Leibovitz ci ricorda che il percorso verso un “portafoglio perfetto” non è uguale per tutti. Richiede un approccio riflessivo e adattabile che sia in linea con le esigenze individuali, gli obiettivi finanziari e le dinamiche di mercato in evoluzione. 

Alla ricerca del portafoglio perfetto torna il prossimo giovedì con un episodio dedicato a Harry Markowitz, noto economista e premio Nobel per l’economia.

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