La Regione Toscana, nell’ambito della programmazione comunitaria POR – FESR 2014 – 2020, ha promosso un bando al quale sono stati destinati 8 milioni per favorire il risparmio energetico aziendale, prevedendo una priorità per le imprese colpite da calamità naturali e per quelle che si trovano nei comuni che ricadono all’interno del Parco agricolo della Piana. L’obiettivo principale è quello di contribuire alla diminuzione dei consumi energetici aziendali e alla conseguente riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti e di gas serra.
Il nuovo bando prevede la possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese sostenute per realizzare programmi di efficientamento energetico degli immobili sedi di attività economiche delle micro, piccole e medie imprese ubicate sul territorio regionale.
Dal 1 giugno e fino al 1 agosto sarà possibile presentare richiesta di contributo per interventi di isolamento termico, sostituzione di serramenti e infissi, sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti alimentati da caldaie a gas a condensazione o con impianti alimentati da pompe di calore ad alta efficienza, per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore o a collettore solare per la produzione di acqua calda sanitaria, integrati o meno nel sistema di riscaldamento dell’immobile, per sistemi intelligenti di automazione e controllo per l’illuminazione e la climatizzazione interna sempreché utilizzanti sensori di luminosità, presenza, movimento, concentrazione di umidità, CO2 o inquinanti. Saranno inoltre finanziati anche sistemi di climatizzazione passiva (sistemi di ombreggiatura, filtraggio dell’irradiazione solare, sistemi di accumulo, serre solari, etc.) e gli impianti di cogenerazione/trigenerazione ad alto rendimento.
A completamento degli interventi precedenti sarà possibile richiedere il contributo anche per interventi relativi alla produzione di energia termica da fonti di energia rinnovabili quali solare, aerotermica, geotermica e idrotermica, senza eccedere i limiti dell’autoconsumo.
Saranno presi in considerazione i programmi di investimento pari ad almeno 20.000; i contributi saranno assegnati attraverso un processo valutativo dei progetti.